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lunedì 7 maggio 2018

Basile - meraviglia e comicità

Giovan Battista Basile  (Giugliano in Campania, 15 febbraio 1566 - Giugliano in Campania 23 febbraio 1632) è stato un letterato e scrittore italiano.
Ebbe una vita avventurosa: uomo di corte e militare, occupò una posizione di rilievo nel panorama culturale napoletano.
Fu autore di opere poetiche in volgare e dialettali ma, quel che più ci interessa in questa sede, il primo a utilizzare la fiaba come espressione della cultura popolare: sua la già citata raccolta di fiabe Lo cunto de li cunti overo lo tratenimento de li peccerille.
In cinque giornate racconta cinquanta fiabe, una per  giorno, sul modello del Decameron (per questo motivo la raccolta sarà chiamata più tardi Pentamerone), inserite a loro volta in un racconto  più ampio alla maniera delle Mille e una notte.
Ciò che caratterizza queste fiabe, scritte in un dialetto che mescola e  altera i suoi caratteri popolari con una fine sapienza letteraria, è proprio questo uso della lingua, così ricco e variopinto, efficace e suggestivo nel servire il meraviglioso e il comico che pure permea di sé i racconti, esplodendo come un fuoco d'artificio insieme a momenti di crudeltà esposta con leggera disinvoltura sul piatto succoso della narrazione.
Lontana da ogni realismo e riferimento storico, la costruzione delle fiabe  di Basile è fatta con i rustici mattoni del linguaggio e della vita quotidiana impastati  con la fertilissima immaginazione del popolo napoletano.
Una lettura ancora oggi affascinante e ricca di irripetibili colori, come Napoli.

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