Giorni di pioggia, noiosi, forse tristi per qualcuno ma l'acqua è un bene prezioso...
buona lettura.
La pioggia se ne va
La pioggia se ne va
Un giorno la pioggia, sentendosi poco amata dalla gente che sognava sempre
il sole, decise di andar via, fece le valigie e partì per un lungo viaggio
portando con sé tutte le nuvole.
Andò a stare dal suo migliore amico, il Grande Ghiacciaio, che viveva nel
lontano nord.
Con il cielo pulito il sole tornò a farsi vedere, per la gioia di tutti
coloro che dopo giorni e giorni di rovesci sognavano soltanto i suoi raggi.
Per settimane il tempo fu bellissimo, le piante cominciavano a mostrare un
po’ di sofferenza per la mancanza di acqua ma nel complesso sembravano godersi
il sole anche loro.
Finché non arrivò l’estate.
Il caldo torrido mise a dura prova ogni creatura sulla faccia della terra.
Il suolo riarso, arido, cominciava a creparsi qua e là, le piante seccavano
e morivano, gli animali soffrivano la sete e cadevano uno dopo l'altro. Per gli
umani era solo questione di tempo, presto sarebbe finita anche per loro.
Stava morendo la vita sul pianeta e nessuno poteva farci nulla.
La gente alzava gli occhi al cielo nella speranza di notare qualche nuvola
che portasse di nuovo la pioggia ma li abbassava quasi subito, delusa, vedendo
che di nuvole lassù non c’era neanche l’ombra.
Disperati, gli umani decisero di andare alla ricerca della pioggia, si
portarono dietro anche gli animali, le piante no perché non potevano sradicarle
senza ucciderle.
Si era saputo che la pioggia ora viveva nel lontano nord con le sue nuvole,
lo aveva detto il mare che l’aveva saputo dal cielo che l’aveva detto al vento
che l’aveva soffiato agli uomini, ed era proprio là che erano dirette tutte
quelle creature in marcia.
Quando arrivarono la pioggia cercò dapprima di nascondersi dietro una
nuvola: non voleva tornare a casa, con il ghiacciaio stava bene, si sentiva
amata e capita. Non come fra gli umani che si lamentavano se solo cadeva per
più di un giorno e volevano soltanto il sole! Poi, sentendoli implorare con
certi occhi e certi lamenti da far piangere una pietra, si commosse. Qualche
gocciolina cadde dal suo viso umido e andò a bagnare il becco di un fringuello
che subito si rianimò.
In tutte le creature, allora, si riaccese la speranza.
La pioggia, che per essere buona era buona, non poté più resistere. Fece di
nuovo le valigie e partì, con le fedeli nuvole al seguito.
Al suo ritorno la terra, gli uomini e tutte le creature bevvero a
sazietà e si nutrirono.
Da allora la pioggia fu la benvenuta ogni volta che bussò alla porta del
cielo, ad aprirla andavano le nuvole, ma ad accoglierla c'erano mille e mille
uomini felici sulla terra.