Quando sei nata, principessa Sana, miliardi di stelle si sono accese nel cielo: quando ti hanno tolto la vita si sono spente una ad una.
Ora nessun principe ti potrà più svegliare.
Questa non è una fiaba
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domenica 17 febbraio 2019
mercoledì 6 febbraio 2019
Mille e una notte di sogno
Chi
non vorrebbe sentirsi raccontare una fiaba per sera? E per di più una fiaba che
parla di luoghi affascinanti e misteriosi, di esseri fantastici e fascinose
principesse orientali?
Le
mille e una notte è una famosissima raccolta di storie che evoca sogni di
profumi e colori, è l’immagine romantica di un oriente di sogno che per il
sogno è fatto.
La narratrice è Shahrazād, una ragazza furba quanto bella che riesce a
domare la furia omicida del suo sultano raccontandogli bellissime storie: come non esserne colpiti?
Il sultano è un uomo ferito nell'orgoglio da
una moglie che lo ha tradito e vuole vendicarsi su tutto il genere
femminile sposando e uccidendo una fanciulla per sera.
Ci penserà Shahrazād a fermare la carneficina, si proporrà come
sposa al posto di altre povere ragazze ma ogni sera racconterà una bellissima
fiaba al sultano assetato di sangue fermandosi
sul più bello, in modo da lasciarlo in
sospeso e con la voglia di sentire il resto del racconto.
Il
trucco funzionerà, il sultano non ucciderà l'astuta sposa per poter sentire la fine
della storia la sera successiva, finché, un bel giorno, si scoprirà innamorato
di lei, capirà di essere stato un vero assassino e farà ammenda.
L’origine
di questa raccolta di fiabe è mesopotamica, indiana, persiana, egiziana ed è
scritta da autori vari, come varia è l’ambientazione; non solo, quest’opera
affascinante è composta da fiabe “contenitore” nelle quali i personaggi evocati
da Shahrazād a loro volta narrano altre
storie, in un intreccio labirintico e intrigante di vicende fantastiche.
Se volete avventurarvi nel magico oriente e perdervi nelle mille e più
storie della principessa Shahrazād questo è il libro che fa per voi.
Buona lettura, e, mi raccomando: se nel vostro viaggio fantastico vi
doveste imbattere in un serpente che esce danzando da una cesta non
preoccupatevi, nei paraggi ci sarà sicuramente un bravo incantatore che saprà
farlo tornare al suo posto.
martedì 5 febbraio 2019
Con lo zucchero impastata
Il diabete è una malattia molto seria, quando colpisce un bambino diventa addirittura un'ingiustizia.
Con la speranza che presto la medicina riesca a debellare questa patologia, vi lascio con una bambina troppo dolce per essere di questa terra.
Buona lettura.
Con lo zucchero impastata
C’era una volta una bambina dolcissima e con lo zucchero impastata: le
sue mani erano di zucchero e cannella, la sua bocca di zucchero filato, i
suoi occhi una delizia di zenzero e ancora zucchero sì, ma caramellato.
Quando parlava uscivano dalla sua bocca parole dolci come il miele, e di
miele erano gli sguardi che rivolgeva a
tutti, perfino ai dispettosi che dopo averla guardata un solo istante si
raddolcivano e diventavano buoni.
La sua dolce presenza rendeva meno amara
la più brutta delle giornate, se c’era pioggia si vedeva il sole fra le
sue ciglia di zucchero e candito.
Ci fu una volta che si ferì a un dito: ne uscì del sangue che cadde giù
per terra e da quel sangue nacquero zollette tutte rosa, buone da usarsi per zuccherare il tè.
Un giorno il medico le disse:
“Sono preoccupato: dai controlliamo la tua glicemia”.
“Sono preoccupato: dai controlliamo la tua glicemia”.
Dai risultati si capì molto bene che lei non era di questa terra, era una
fata, dolcissima, e con lo zucchero impastata.
Da allora ebbe per casa uno
scrigno tutto d’oro, dove viveva con tutte le altre fate; insieme disegnavano, giocavano, e fra le rose cantavano canzoni.
Nessuno osò mai più toccarla per il timore che si spezzasse, la sua
figura di zucchero impastata; neanche il sole volle più sfiorarla perché il
calore non la facesse sciogliere.
A dire il vero a volte lei rimpiangeva la sua esistenza di piccola bambina,
poi si diceva che se una è fata è
fata e deve vivere secondo la sua
natura.
Ancora oggi, se la volete vedere, la trovate nello scrigno dorato che ride
e scherza con le sue amiche fate ma... mi
raccomando, non la svegliate se sta
facendo sogni di miele e con lo
zucchero, tanto ma tanto zucchero, impastati.
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