Chiamiamola favola, anche se della favola mancano alcuni elementi, ecco la storia breve di un saltatore pentito...
buona lettura
Salta, salta
Giuseppe saltava spesso di palo in
frasca perché saltare era la sua
passione.
Saltava i fossi facendo jogging la mattina, per
dimagrire saltava anche i pasti. Una volta saltò la colazione ma fu uno
sbaglio perché poi andò al lavoro con i nervi a fior di pelle e tutta la giornata
gli andò storta, ebbe una nota dal suo principale e un collega gli tirò un temperino.
Cose che capitano a molti saltatori.
Cose che capitano a molti saltatori.
Il suo animale preferito? Ovvio: il canguro! E fra gli insetti? Le
cavallette senza meno, i grilli no, perché d’estate tutto quel cantare gli dava fastidio,
disturbava la sua pennichella pomeridiana.
Quando leggeva un libro spesso saltava qualche pagina tanto per tenersi
in esercizio, col salto in lungo aveva
vinto molti premi, il salto in alto era
il suo sport preferito e cucinava sempre i saltimbocca, erano quelli la sua specialità.
Il salto nel vuoto, invece, non l’amava,
quello nel buio lo faceva spesso quando la sera rientrava a casa sua.
E gli piaceva anche saltar per aria sulla poltrona, vedendo un
giallo, davanti alla tv.
Ma salta salta un giorno vide sua moglie in compagnia di un
amico e saltò subito alle conclusioni: finì così il suo matrimonio, da allora
in poi non saltò mai più.
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