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domenica 2 dicembre 2018

Salta, salta


Chiamiamola favola, anche se della favola mancano alcuni elementi, ecco la storia breve di un saltatore pentito...
buona lettura


Salta, salta
 Barbara Cerrone



Giuseppe saltava spesso di palo  in frasca  perché saltare era la sua passione.
Saltava i fossi facendo jogging la mattina,  per  dimagrire saltava anche i pasti. Una volta saltò la colazione ma fu uno sbaglio perché poi andò al lavoro con i nervi a fior di pelle e tutta la giornata gli andò storta, ebbe una nota dal suo principale e un collega gli tirò  un temperino.
Cose che capitano a molti saltatori.
Il suo animale preferito? Ovvio: il canguro! E fra gli insetti? Le cavallette senza meno, i grilli no, perché d’estate tutto quel cantare gli dava fastidio, disturbava la sua pennichella pomeridiana.
Quando leggeva un libro spesso saltava qualche pagina tanto per tenersi in esercizio,  col salto in lungo aveva vinto molti premi, il salto in alto era il suo sport preferito e cucinava sempre  i saltimbocca, erano quelli la sua specialità.
Il salto nel vuoto, invece,  non l’amava, quello nel buio lo faceva spesso quando la sera rientrava  a casa sua.
E gli piaceva anche saltar per aria sulla poltrona, vedendo un giallo,  davanti alla tv.
Ma salta salta un giorno vide sua moglie in compagnia di un amico e saltò subito alle conclusioni: finì così il suo matrimonio, da allora in poi non saltò mai più.

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