Chi
non vorrebbe sentirsi raccontare una fiaba per sera? E per di più una fiaba che
parla di luoghi affascinanti e misteriosi, di esseri fantastici e fascinose
principesse orientali?
Le
mille e una notte è una famosissima raccolta di storie che evoca sogni di
profumi e colori, è l’immagine romantica di un oriente di sogno che per il
sogno è fatto.
La narratrice è Shahrazād, una ragazza furba quanto bella che riesce a
domare la furia omicida del suo sultano raccontandogli bellissime storie: come non esserne colpiti?
Il sultano è un uomo ferito nell'orgoglio da
una moglie che lo ha tradito e vuole vendicarsi su tutto il genere
femminile sposando e uccidendo una fanciulla per sera.
Ci penserà Shahrazād a fermare la carneficina, si proporrà come
sposa al posto di altre povere ragazze ma ogni sera racconterà una bellissima
fiaba al sultano assetato di sangue fermandosi
sul più bello, in modo da lasciarlo in
sospeso e con la voglia di sentire il resto del racconto.
Il
trucco funzionerà, il sultano non ucciderà l'astuta sposa per poter sentire la fine
della storia la sera successiva, finché, un bel giorno, si scoprirà innamorato
di lei, capirà di essere stato un vero assassino e farà ammenda.
L’origine
di questa raccolta di fiabe è mesopotamica, indiana, persiana, egiziana ed è
scritta da autori vari, come varia è l’ambientazione; non solo, quest’opera
affascinante è composta da fiabe “contenitore” nelle quali i personaggi evocati
da Shahrazād a loro volta narrano altre
storie, in un intreccio labirintico e intrigante di vicende fantastiche.
Se volete avventurarvi nel magico oriente e perdervi nelle mille e più
storie della principessa Shahrazād questo è il libro che fa per voi.
Buona lettura, e, mi raccomando: se nel vostro viaggio fantastico vi
doveste imbattere in un serpente che esce danzando da una cesta non
preoccupatevi, nei paraggi ci sarà sicuramente un bravo incantatore che saprà
farlo tornare al suo posto.
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