Perdere la memoria, che brutta, brutta storia! Ma questo è solo un gioco e come sempre, cari, dura davvero poco!
Buona lettura
Filastrocca senza memoria
Barbara Cerrone
C’era una volta…ma chi se lo ricorda? Ho perso la memoria, nascosta nel
sacchetto della mia amica Beba, l’ha messa nel cassetto e or va tutto in
gloria.
“Suvvia, dammi la prova che ora non ce l’hai, che non me la nascondi per
puro sciocco gioco” io dico un po’ arrabbiata alla mia amica amata.
Lei non risponde affatto, mi porta dal suo gatto, mi dice: “Ma dai, non è carino?
Si chiama Guglielmino”.
Ma cosa mi racconti? Inventi mari e monti ma qui manca qualcosa e mica è
una rosa! Si tratta di un tesoro prezioso come l’oro: manca la mia memoria,
senza la quale, cara, non so più la mia storia.
E tu non vuoi capire, mi mostri il tuo cassetto: dentro non c’è più
nulla, nemmeno il tesoretto fatto di monetine, sassetti colorati, pagine di
giornali ormai mezzo strappati.
Allora lascio stare, ma tu non sei mia amica, non lo sei più per davvero. Per
quanto sia sincero quel tuo gran dispiacere, non me la dai a bere: l’hai fatto
certo apposta, e ora, faccia tosta, non vuoi neanche dire che ridi da morire
dietro quel tuo visino da dolce angiolino.
Faccio per andar via ma ecco che mi chiami…allora tu mi ami? Mi vuoi bene davvero? Ed è bene sincero? Come a una sorella, pure se non son bella e porto dei vestiti che sono un po’ sdruciti?
Che dici? La memoria l’hai messa in cassaforte? Temevi per davvero per la sua bella sorte? Mi sembra esagerato, ma ti ringrazio assai, e ora vai a prenderla: sai la combinazione? Portamela qui subito, che ho l’interrogazione e devo ricordare il mare che da sempre bagna le nostre spiagge, come si chiama, uffa? Memoria che ha la muffa!
Su, sbrigati, veloce, che poi ad una voce andremo noi a
cantare canzoni vecchie e nuove, abbiam fatto le prove davanti alla stazione e
nella confusione abbiamo già capito che oramai è finito quello che è cominciato,
non si sa più da dove.
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