Gabbarla nella realtà sarebbe impossibile ma nelle fiabe l'impossibile diventa realtà.
Ecco perché Meringa, la protagonista della mia fiaba, ci riesce.
Buona lettura.
Meringa
Barbara Cerrone
Un giorno una
donna bussò alla porta di Meringa.
“Meringa,
Meringa, apri!” Disse. “Sono un’amica, vengo per darti buone nuove.”
Ma Meringa non
rispose.
“Meringa,
Meringa, non aver paura, ti dico. Vengo in amicizia.”
“Sono sola in
casa,”rispose infine Meringa, “ e non apro agli sconosciuti.”
“Ma io sono
un’amica.”
“Amica? Io non
ti conosco, perciò non apro”.
La donna, vista
la mala parata, smise di bussare ma decise di nascondersi in giardino.
“Prima o
poi di qui dovrà passare,e allora non potrà sfuggirmi” si disse.
Si erano fatte
le quattro del pomeriggio ma Meringa non era ancora uscita.
“Si vede che
aveva le provviste per il pranzo, ma stasera dovrà pur uscire e da qui dovrà
passare. Io l’aspetto”.
Erano suonate le
nove e Meringa non era ancora uscita.
“Si vede che
aveva le provviste anche per la sera, domattina senz'altro uscirà e da qui
dovrà passare. Io l’aspetto”.
Si erano fatte
le dieci del mattino seguente e Meringa non era ancora uscita.
“Qui la faccenda puzza, riproverò a bussare per vedere che accade”.
Ma Meringa non
rispondeva. Allora si fece coraggio, prese un sasso grande come un pugno, lo
tirò a una finestra del piano terreno e, dopo aver rotto il vetro, infilò
dentro una mano, girò la maniglia ed entrò in casa.
“Meringa,
Meringa, sono un’amica, fatti vedere, ora, non aver paura. Ho buone nuove”.
Ma Meringa non
si fece viva, così la donna decise di controllare se per caso si fosse nascosta da
qualche parte, magari in un armadio o in
qualche ripostiglio. Fece il giro della casa, dalla cucina al salotto alla camera: non trovò nessuno.
Stava per tornare
sui suoi passi, quando si accorse di una porticina che dava sul retro della casa.
“Dev'essere uscita da qui ” pensò tentando di
aprirla. Ma la porta non si apriva.
”Eh, ma come
l’hai chiusa questa porta, Meringuccia? Da fuori e con un catenaccio, eh? Vuol
dire che ti aspetterò qui, finché non torni, magari mi stendo un po’ sul letto
e nel frattempo faccio un riposino”.
Venne la sera e
la donna si svegliò.
“Meringa, Meringa, sono un’amica, ho buone
nuove, fatti vedere”.
Ma Meringa ancora
una volta non rispose. Piena di rabbia, fece di nuovo il giro della casa e, neanche a
dirlo, non trovò nessuno. Decise allora di uscire dalla porta principale, ma
era chiusa anche quella dall'esterno e non si poteva aprire, perfino le
finestre erano tutte sigillate.
“Meringa,
Meringa, sei più furba di una volpe, mi hai intrappolata ben benino! Sono tua
prigioniera e a te mi arrendo “disse la donna, e lì rimase.
Fu così che la
giovane Meringa gabbò la Morte e, passando sotto la finestra, le fece marameo.
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