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martedì 24 aprile 2018

La fiaba in scena! Carlo Gozzi: il piacere della regressione all'infanzia




Chi non ha mai sentito nominare Turandot, la celebre opera di Giacomo Puccini?
Ebbene, per chi non lo sapesse, è tratta da una fiaba di Carlo Gozzi (1720-1806), noto scrittore e drammaturgo veneziano, fiero antagonista di Carlo Goldoni e ostile alle prospettive illuministe che sbeffeggiava con vigore polemico nelle sue fiabe.
Tuttavia, i propositi polemici e satirici rappresentano solo un aspetto parziale delle sue Fiabe, ciò che in esse è determinante è La sovrapposizione tra gli schemi della commedia dell’arte e il gusto per il meraviglioso, proprio della fiaba infantile, Giulio Ferroni, Storia della Letteratura Italiana, Einaudi, Milano 1991.
Con le Fiabe Gozzi oppone la fantasia al mondo settecentesco e nel farlo  compie un’operazione che sarà essenziale per il Romanticismo europeo: scopre il piacere della regressione infantile.
Oltre alla fortuna riscossa presso il pubblico veneziano, le fiabe di Gozzi, (fra le quali ricordiamo La donna serpente, L’amore delle tre melarance, la già citata Turandot e molte altre) vantano un enorme successo presso la cultura romantica europea, da Goethe a Shiller alla Staël e E.Th.A. Hoffmann che ne trasse molti spunti narrativi.



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